Proprio come la via della seta aprì nuovi orizzonti commerciali, così anche il padel ha aperto nuove frontiere non solo negli ambiti sportivi, professionistici, dilettantistici e amatoriali, ma anche nel mondo del business e delle opportunità lavorative.
Infatti, la forte domanda, accelerata dall’avvento della pandemia che ha dato un boost a questa disciplina, sembra aver “seminato un terreno fertile” per la costruzione di campi da Padel, per soddisfarne la richiesta. Solamente dal 2019 al 2020 si stima un passaggio da 547 strutture a 828 in Italia, senza considerare che questo è un dato in continua e forte ascesa sin dal 2018.
Sembra ormai appurato dire che non si tratti di una moda passeggera, ma di un vero e proprio sport considerato tra i più popolari, soprattutto in Italia.

Costruzione dei campi da padel e lo “sbarco in Italia”

Ma facciamo un secondo un excursus dell’evoluzione di questo sport nel nostro Paese.

Il Padel è sport ufficiale in Messico già dagli anni 70 e in Argentina già dalla seconda metà degli anni ‘80, dove molti ex tennisti si convertirono per motivi economici e soprattutto di saturazione della loro ex disciplina.

Già dagli inizi degli anni ‘90 lo sport parente del tennis sbarca in Europa, precisamente in Spagna, dove è novità e fonte di ispirazione per molti paesi e molti sportivi. Tra di loro l’Italo-argentino Edoardo Caoduro, fautore dei primi campi da Padel in Italia, eresse i primi campi nel Marzo del 1991 nel suo circolo nel comune di Costabissara, in provincia di Vicenza.

Il destino volle che un mese prima, esattamente nel Febbraio 1991, fu costituita la Federazione Italiana Gioco Padel- (F.I.G.P) da un ingegnere residente a Bologna, anche lui di origini Italo-argentine, Daniel Patti.

Sicuramente una delle cause fu data da una questione di spazio, proprio così: molti proprietari di ville con giardino, residence o di circoli sportivi che cercavano una soluzione per sfruttare e ottimizzare lo spazio ridotto, trovarono la soluzione nel Padel. 

Infatti, questo sport consentiva di giocare a Tennis con spazi ridotti, senza interrompere assiduamente il gioco grazie alle pareti che si ergevano intorno a tutto il perimetro del campo.

Un’altra motivazione molto meno pratica, sebbene più appassionante, fu proprio l’essenza versatile del gioco stesso.

Infatti il Padel è uno sport riconosciuto come disciplina ufficiale dal C.O.N.I (2008), ma, a differenza di tanti altri più elitari, è accessibile a persone di ogni età, genere e condizione fisica; inoltre costituisce una scusa per famiglie e amici che vogliono passare del tempo insieme, o per sportivi che vogliono tenersi in forma, visto l’elevata frequenza cardiaca e motoria che questo sport richiede, nonostante non necessiti di movimenti bruschi.

Insomma, il motivo che risulta essere il più rilevante è proprio che questo sport è veramente per tutti.