Come ormai sappiamo tutti, il numero dei campi da Padel, soprattutto in italia, sono in continua espansione ma una delle domande che vengono fatte da persone o centri sportivi che vogliono integrarli nei loro spazi è: quante a quali autorizzazioni servono?
Anche perché uno dei dubbi più frequenti che si porta la costruzione di suddetti campi è:
Può essere considerato un esempio di edilizia libera e quindi esenti da iter specifici per la richiesta di permessi e autorizzazioni, oppure rientrano nell’area degli interventi urbanistici-edilizi tradizionali e quindi necessitano tutte le autorizzazioni necessarie?
Cosa serve per costruire le coperture nei campi da Padel?
Per costruire delle strutture di copertura per i campi da Padel, che siano fisse o amovibili, bisogna obbligatoriamente chiedere ed ottenere il titolo abilitativo ufficiale del comune per iniziare la realizzazione.
Di conseguenza, senza il permesso del comune non si può iniziare a costruire le varie strutture di copertura.
Detto ciò, chiunque abbia in mente di aggiungere delle tensostrutture, o semplici coperture al proprio campo da Padel (o di incorporarle durante la costruzione) non deve considerarli come interventi soggetti esclusivamente a limiti imposti da vincoli paesaggistici e dall’obbligo di presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Se il rilascio di tutte le autorizzazioni che permettono di costruire in un determinato territorio che la presentazione della S.C.I.A. rimangono i passaggi fondamentale per la messa in opera dell’impianto, bisogna comunque avere l’OK da parte degli uffici del comune di riferimento prima di iniziare a costruire.
Quali sono le sanzioni per le tensostrutture senza autorizzazioni nei campi da Padel?
Come detto precedentemente, non si possono costruire le strutture di copertura nei campi da Padel senza tutte le autorizzazioni da parte del proprio comune.
Se il centro sportivo, o il semplice privato decide di inserire delle coperture nel proprio campo dovrà far conto a delle sanzioni amministrative in base alla sentenzan.93/2019 del TAR della Toscana.
Stando ai contenuti di questa sentenza, nel rispetto dell’art.3 del DPR n.380/2001, la struttura di copertura non è esente dall’obbligo di ottenere dei permessi per essere costruita e deve rispettare tutte le norme sul rispetto delle distanze, dimensioni e norme di sicurezza.
In assenza di queste autorizzazioni, l’impianto può classificarsi come ‘Abuso Edilizio’ ed è punibile con multe dai 5.164 ai 51.645 euro e con possibile reclusione fino a 2 anni.